Al naso si colgono profumi freschi ed erbacei seguiti poi da sentori di pompelmo. Al palato si percepiscono note di miele e mandorle che lasciano spazio ad un finale amarognolo, piacevolmente invitante al sorso successivo.
Ottima compagna di formaggi, primi piatti e secondi di pesce.
Una birra che non solo è in grado di sostenere la ricchezza dei piatti più complessi ma al contempo, grazie ad un amaro di carattere, riesce a ripulire il palato dalle note più persistenti che caratterizzano portate a base di carne alla brace, fritti o formaggi erborinati.
Vi consigliamo assolutamente di provarla con un primo piatto ben strutturato, un risotto alla milanese o ai funghi oppure con bel pollo alla griglia, magari marinato e cotto a bassa temperatura in sous vide.
E se siete degli amanti del fritto come noi di Pratorosso allora avete trovato la vostra birra: la freschezza che solo i suoi luppoli americani sanno donare, abbinata ad una intensità retrolfattiva decisa, ma adeguatamente persistente, vi consentirà di gustarvi le vostre alette di pollo o arancini senza mai stancarvi, dopotutto..si vive una volta sola.
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Grado alcolico | 6,6 % Vol |
Grado Plato | 13°P |
Amaro (IBU) | 32 |
Temperatura consigliata di consumo | 10° C |
Il termine Amber Ale si può utilizzare per descrivere una birra ad alta fermentazione (una Ale, per l’appunto) che prevede l’ utilizzo di malti ambrati, perciò più tostati e caramellati che conferiscono un colore che può variare dal rame chiaro al marrone chiaro e note caramellate e di panificato.
Le origini di questo stile risalgono alle produzioni dei grandi mastri birrai Inglesi, i quali agli inizi del XX secolo, identificarono con questo nome le nuove birre che venivano ottenute a partire dalle più consolidate Pale Ale o Strong Bitter, ma con l’ aggiunta appunto di malti caramellati.
Sebbene quindi il termine possa sembrare vago e includere numerose birre, accomunate semplicemente dal tipo di fermentazione e di colore, le Amber Ale devono necessariamente trasmettere l’eredità delle progenitrici Pale Ale e Bitter.
Il profilo aromatico è bilanciato, l’aroma del luppolo porta sentori principalmente agrumati, ma seguiti anche da profumi speziati e/o resinosi. Lato malto invece l’aroma è prevalentemente di panificato o caramellato, sufficientemente intenso da non lasciarsi sopraffare dai luppoli, anche in caso di dry hopping.
Al palato il corpo è solitamente medio così come la carbonatazione, l’attacco è dolce seguito poi da un delicato amaro, il retrogusto è secco.
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